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Mostrando postagens de outubro, 2016

A SILVIA

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Silvia, rimembri ancora quel tempo della tua vita mortale, quando beltà splendea negli occhi tuoi ridenti e fuggitivi, e tu, lieta e pensosa, il limitare di gioventù salivi?  Sonavan le quiete stanze, e le vie d'intorno, al tuo perpetuo canto, allor che all'opre femminili intenta sedevi, assai contenta di quel vago avvenir che in mente avevi. Era il maggio odoroso: e tu solevi così menare il giorno.  Io gli studi leggiadri talor lasciando e le sudate carte, ove il tempo mio primo e di me si spendea la miglior parte, d’in su i veroni del paterno ostello porgea gli orecchi al suon della tua voce, ed alla man veloce che percorrea la faticosa tela. Mirava il ciel sereno, le vie dorate e gli orti, e quinci il mar da lungi, e quindi il monte. Lingua mortal non dice quel ch’io sentiva in seno.  Che pensieri soavi, che speranze, che cori, o Silvia mia! Quale allor ci apparia la vita umana e il fato! Quando sovviem

CAVALLINA STORNA

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Nella Torre il silenzio era già alto.  Sussurravano i pioppi del Rio Salto. I cavalli normanni alle lor poste  frangean la biada con rumor di croste. Là in fondo la cavalla era, selvaggia,  nata tra i pini su la salsa spiaggia; che nelle froge avea del mar gli spruzzi  ancora, e gli urli negli orecchi aguzzi. Con su la greppia un gomito, da essa  era mia madre; e le dicea sommessa: “O cavallina, cavallina storna,  che portavi colui che non ritorna; tu capivi il suo cenno ed il suo detto!  Egli ha lasciato un figlio giovinetto; il primo d’otto tra miei figli e figlie;  e la sua mano non toccò mai briglie. Tu che ti senti ai fianchi l’uragano,  tu dài retta alla sua piccola mano. Tu ch’hai nel cuore la marina brulla,  20 tu dài retta alla sua voce fanciulla”. La cavalla volgea la scarna testa  verso mia madre, che dicea più mesta: “O cavallina, cavallina storna,  che portavi colui che non ritorna; lo so, lo so,

LE QUATTRO STAGIONI

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Le quattro stagioni è il titolo con cui sono noti i primi quattro concerti grossi per violino di Antonio Vivaldi: Il cimento dell'armonia e dell'inventione. Uscirono dalle officine tipografiche dell'editore Michel-Charles Le Cène ad Amsterdam nel 1725, ma è lo stesso Vivaldi ad affermare, nella dedica al conte Morzin, che erano stati composti precedentemente: i diversi manoscritti ritrovati presentano alcune differenze che confermano quanto dichiarato dall'autore. "Il cimento", come la precedente raccolta di concerti L'estro armonico opera 3, si compone di 12 concerti. La differenza fra le due raccolte riflette l'evoluzione del gusto dei primi decenni del XVIII secolo: i concerti del "cimento", sono tutti di tipo solistico, invece nell'estro insieme a 4 concerti per violino solista vi sono 8 concerti grossi. Ciascun concerto de "Le quattro stagioni" si divide in tre movimenti, dei quali due, il primo e il terzo, sono i

IL PICCHETTO

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Il termine picchetto ha origine antica, indicando inizialmente le sentinelle di guardia alle mura cittadine, o un piccolo gruppo di soldati a cavallo (di solito dragoni) tenuto pronto a intervenire in caso di attacco nemico contro truppe in sosta o accampate; in ambito anglosassone, è usato almeno dal 1761. Le truppe impegnate in servizio di picchetto sono generalmente schierate in formazione aperta, con gli uomini ben distanziati tra di loro ("linea di picchetto"); il termine è anche usato per indicare un piccolo distaccamento di militari impegnato in funzione di guardia d'onore, soprattutto quando si tratta di rendere gli onori a una certa personalità ("picchetto d'onore"). Far parte di una Forza Armata, per buona parte dei militari non è solo un lavoro, ma l'appartenenza viene vissuta come una missione "essere al servizio della nazione per la nazione" e rappresenta per il militare un vero e proprio stile di vita. Da sempre i